Se Paperino impedisce il tuo brevetto

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In un vecchio articolo vi abbiamo mostrato come anche le storie brevi, se realizzate da un genio come Carl Barks, possano essere ricche di spunti e curiosità, ai limiti dell’assurdo. La vicenda che vi stiamo per raccontare non fa eccezione, e ha come protagonisti Paperino, un famoso inventore, una nave inabissata e un brevetto. Leggere per credere…

La Al Kuwait 

Paperino brevetto

Kuwait, 1964. La fregata Al Kuwait si capovolge proprio nel porto da cui prende il nome e si inabissa nelle acque del golfo Persico. Nulla di eclatante o di particolarmente problematico, direte voi. Se non fosse che il carico della nave era composto da 6.000 pecore che iniziarono subito a decomporsi. C’era quindi il rischio concreto che la riserva di acqua potabile della popolazione fosse contaminata dai poveri ovini in decomposizione. Bisognava insomma intervenire e farlo in fretta, possibilmente senza spezzare la nave nel processo, per non causare spiacevoli fuoriuscite.

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Karl Kroyer

Ed è qui che intervenne l’inventore danese Karl Kroyer. Non potendo utilizzare una gru data la necessità di fare in fretta, pensò di sollevare la Al Kuwait dal fondo riempiendola di un materiale galleggiante attraverso un tubo.

Karl Kroyer

Utilizzò del polistirene in polvere, espandendolo per formare delle palline piene d’aria, simili a palline da ping-pong, teoricamente in grado di completare la missione. La scelta del materiale non fu casuale, il polistirene espanso ha un peso specifico estremamente inferiore rispetto al non espanso. Una conoscenza minima della fisica elementare e del principio di Archimede (non il nostro gallinaceo, l’altro) può farci comprendere l’enorme vantaggio di utilizzare un materiale con tali caratteristiche. Le basi sul perché il metodo potesse funzionare insomma c’erano tutte, e così andò.

Furono necessarie circa 27 milioni di palline di plastica espansa ma la nave fu tratta in superficie, permettendo alla compagnia assicurativa di spendere molto meno dei 2 milioni di dollari per cui la nave era assicurata. Un totale successo!

Il brevetto negato

Paperino brevetto 2

A questo punto il buon Karl Kroyer avendo tra le mani un metodo così efficace e per nulla costoso per recuperare navi inabissate fece l’unica cosa sensata per un inventore. Cercò di brevettarlo, per assicurarsi l’idea e trarne del profitto. Condizione necessaria per un brevetto è che si tratti di qualcosa di nuovo e di mai proposto in passato. Il deposito andò a buon fine, sia per l’ufficio brevetti della Gran Bretagna che per quello tedesco. Ma non per quello olandese. Il motivo? Paperino era arrivato prima di lui!

L’eredità di Paperino (The Sunken Yacht)

Eccoci arrivati finalmente alla storia breve di Carl Barks citata in apertura. Si tratta de L’eredità di paperino (The Sunken Yacht in originale), risalente al 1949. In questa storia Paperino e nipotame si guadagnano da vivere recuperando materiale dal fondale marino. Notando un relitto sul fondo Paperino valuta 3.000 dollari la cifra necessaria per recuperarlo, ma una volta scoperto che il proprietario del relitto fosse Zio Paperone decide di chiedere ben 50.000 dollari per l’operazione. Seguono divertenti vicende, con continui raggiri da parte dello zione per fare in modo che Paperino accetti di compiere il lavoro gratis. Vi risparmiamo i dettagli, sono dieci pagine e non vogliamo rovinarvele descrivendo minuziosamente tutto, recuperatela!

Paperino brevetto

Fatto sta che i nostri eroi si trovano a dover sollevare lo yacht, farlo in fretta, e senza utilizzare macchinari grossi e costosi (iniziate a sospettare qualcosa?). Ebbene sì, in questa storia di Carl Barks Paperino e i nipotini riescono a recuperare con successo il relitto riempiendolo di palline da ping-pong attraverso un tubo, con un metodo straordinariamente simile a quello utilizzato dall’inventore danese quindici anni dopo!

Paperino brevetto

Per anni ci sono stati dubbi sulla veridicità di questa vicenda, Karl Kroyer e il suo avvocato non sono più tra noi e tutti i documenti di quel periodo sono andati distrutti. Un’attendibile conferma pare sia arrivata a inizio secolo dall’ufficio brevetti olandese con un comunicato a confermare il tutto, che purtroppo si fa fatica a recuperare nei meandri del web. La compagnia da lui fondata afferma che Karl non conoscesse la storia in questione, e il fatto che quello utilizzato non fosse l’unico metodo da lui proposto per risollevare la Al Kuwait confermerebbe la sua buona fede. Resta la questione relativa a Paperino e al brevetto: può un’invenzione descritta in un’opera di fantasia essere considerata un motivo valido per rifiutare il deposito di un brevetto? Secondo l’ufficio olandese dell’epoca evidentemente sì, nonostante le differenze comunque presenti. 

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Siete un po’ dispiaciuti per il povero Karl Kroyer? Beh, non siatelo. Il danese, tra le altre cose, è l’inventore di un metodo per la conversione dell’amido in sciroppo di glucosio. Metodo, questo sì, da lui brevettato e che gli ha fruttato un mucchio di quattrini, tanto da poter fondare una sua industria attiva ancora oggi, l’International Starch Institute

Bonus: MythBusters

Il celebre programma televisivo Mythbusters ha dedicato una puntata per verificare l’effettiva efficacia dell’utilizzo di palline da ping-pong per sollevare una barca. Vi lasciamo il video nel caso foste interessati a scoprirlo!

Luca Rago

Fonti:

CBR | IusMentis.com | starch.dk | cbarks.dk

Immagini:

© Disney e aventi diritto.

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