Siamo ancora tutti in viaggio con Pippo

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Sì, lo so. Anche tu hai sempre sognato di andare a vedere il concerto di Powerline

Anche tu hai sempre desiderato ingozzarti di gorgonzola spray. E anche tu oggi, rendendoti conto del fatto che è passato così tanto tempo dall’inizio di quel viaggio, non puoi fare a meno di sentirti nostalgico, di sentire la tua parte bambina ancora viva dentro di te, al punto che probabilmente tratterrai a stento una lacrimuccia.

Voglio dirti che non sei solo

Anche io come te, come tutti voi, provo esattamente queste emozioni ricordando quel magico film che è In viaggio con Pippo. Oggi voglio ricordarlo insieme a voi che come me lo avete amato, celebrandolo per quello che è, ovvero il manifesto di una generazione, un film che ha segnato i cuori di tutti noi.

In Viaggio con Pippo ci ha fatto ridere da bambini (difficile non ridere quando c’è di mezzo Pippo) mentre impegnavamo i nostri pomeriggi a guardarlo in videocassetta ancora e ancora e ancora (oh io ho distrutto la VHS, non so voi). Ma è anche molto più di questo. Rivederlo a distanza di anni con gli occhi di un adulto ci fa rendere conto di quanti messaggi profondi e significativi contenga questo film, messaggi che dei bambini spensierati come eravamo al tempo non avrebbero mai potuto cogliere.

Molte scene descrivono in modo mai piatto o banale quello che è il conflitto generazionale: il film analizza a fondo il complesso rapporto padre-figlio nel momento particolarmente delicato dell’adolescenza.

Ci racconta quello che è il primo amore: quante volte ci siamo sentiti bruttini e impacciati di fronte alla nostra cotta e per farci notare da lui/lei abbiamo adottato le strategie più strambe e assurde?

In Viaggio con Pippo inizia con quello che è un incubo che ha perseguitato tutti noi

Max sogna, e sogna di trasformarsi in suo padre mentre è con la sua bella Roxanne. Quante volte nella vita ci siamo vergognati dei nostri genitori, così diversi da noi, temendo di trasformarci e diventare come loro?

Per fortuna era solo un incubo e Max si sveglia nella sua stanzetta tappezzata da poster e gadget della rockstar Powerline, e diciamocelo pure: chi è che da adolescente non aveva tappezzato i muri della propria cameretta con poster dell’idolo del momento? Non mentite, so che lo avete fatto anche voi!

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Pippo e Max
Un Pippo in versione casalinga intento a distruggere la sagoma della rockstar preferita di suo figlio

A chi interessano i pigiama party con i libri di scienze?

Max è un ragazzino impacciato che teme di essere troppo simile al suo buffo padre. Vuole conquistare la sua bella e per farlo crea la sua occasione durante l’ultimo giorno di scuola. Pensa bene di sabotare la riunione scolastica di fine anno tenuta dal preside, mascherandosi da Powerline e coinvolgendo tutta la scuola in un concerto improvvisato nella speranza di attirare la bella Roxanne.

Un ruolo fondamentale è giocato da Bobby, ragazzo evidentemente esperto di elettronica che si occuperà di creare gli effetti speciali sul palco durante l’esibizione di Max. Ma nulla si fa in cambio di nulla: Bobby pretenderà un pagamento molto particolare. 

GORGONZOLAAAA! GORGONZOLA SPRAAAAAY!

Ecco, scommetto che tutti voi lo sognate da sempre. Il mitico gorgonzola spray, che Bobby divora con così tanta foga, richiama alla nostra mente dolci pensieri. Lo ricordo bene, da bimba non capivo cosa fosse. Sapevo solo una cosa: volevo assolutamente assaggiarlo!

Pensandoci ora il suo aspetto non sembra così gustoso, eppure la voglia di ingozzarmi con quel formaggio appiccicoso era ed è tuttora un desiderio irrazionale e impellente.

Ma quella robastra gialla cosa avrà di così speciale da risultare tanto appetitosa per le papille gustative di Bobby? Non ci sono vere risposte a questa domanda per il momento.

Ma qualcosa mi dice che sia meglio continuare a sognarlo, a guardarlo con gli occhi curiosi e innocenti di un bambino. Dubito che il vero sapore di questo spray riuscirebbe a soddisfare davvero le nostre aspettative.

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Gorgonzola spray
Ecco il gorgonzola spray! Impossibile non avere voglia di assaggiarlo guardando il modo in cui Bobby lo divora!

Di amori sbocciati sulle note di Powerline (e non solo)

Uno degli elementi che rende speciale questo film sono le sue meravigliose canzoni. Vi confesso che ogni volta al termine della sessione non posso fare a meno di cantare a squarciagola la canzone della fine della scuola, sperando che i passanti ignari mi facciano un coro.

E vogliamo parlare di Stand Out? Impossibile ascoltarla senza mettersi a ballare con le movenze di Powerline!

Insomma la canzone inizia, Max sale sul palco e tutti tifiamo per lui, sentiamo la stessa energia che lo ha portato a tentare questo folle gesto per conquistare la sua Roxanne. Ovviamente le cose non andranno esattamente per il verso giusto perché il Preside riuscirà a trovare i colpevoli e metterli in punizione.

Ma Max è felice lo stesso: Roxanne lo ha notato e sarà il suo accompagnatore ufficiale alla festa di Stacy, a cui andranno per vedere il concerto di Powerline assieme. Cosa desiderare di più?

Max e Roxanne
Max conquista il cuore della sua bella

Ma qualcosa andrà a mettersi tra Max e la sua felicità: l’apprensione di Pippo

Pippo è preoccupato per il futuro di suo figlio, definito un teppista dal preside della scuola. Allora pensa bene di intraprendere un viaggio on the road con Max per tentare di rinsaldare il loro rapporto.
Risultato? La rabbia di Max, che si vedrà costretto ad annullare l’appuntamento con la sua bella Roxanne, a cui mentirà dicendo che non solo andrà al concerto di Powerline a Los Angeles ma che addirittura salirà sul palco per salutarla. Davvero un bel guaio! La destinazione è il lago Destiny, lago in cui Pippo si recava in vacanza con suo padre quando aveva l’età di Max.
Tra canne da pesca tramandate, mappe del continente americano con vecchi percorsi e strambi giochi da viaggio, si parte alla ricerca di un passato che Pippo vorrebbe far rivivere a suo figlio Max. Vediamo un Pippo nostalgico, che per amore di suo figlio si aggrappa al passato per paura del futuro.

Che voglia fargli ripercorrere le orme del giovane Pippo nella speranza che il suo figliolo cresca come lui? Forse. Le cose andranno così? SPOILER: NO! Ma torniamo al nostro viaggio, che inizia e che porterà Pippo e Max verso insperati orizzonti.

In viaggio con Pippo
Pippo e Max in partenza, con somma gioia di quest’ultimo

Lester’s Possum Park: i ricordi sono migliori della realtà?

Prima tappa del viaggio: uno squallido teatrino in cui dei bifolchi campagnoli vestiti da opossum ballano e cantano al ritmo di una discutibile canzoncina.
Max è in evidente imbarazzo per il comportamento di Pippo, che non riesce a vedere quel posto per lo squallido teatrino di campagna che è davvero: spesso la nostalgia filtra la percezione che abbiamo delle cose.
Quante volte ci capita di assaggiare un cibo della nostra infanzia, tornare in un posto in cui non andavamo da anni, leggere quel libro che da bambini amavano così tanto e restarne inevitabilmente delusi?
Questo accade perché più che alle cose in sé, siamo legati al ricordo che abbiamo di esse. Max odia quel posto, non lo lega a nessun ricordo.
Per Pippo invece ha un grande significato: probabilmente lo lega a importanti momenti della sua infanzia, quando insieme a suo padre scorrazzava in quel parco fangoso, e tanto basta per renderlo ai suoi occhi il posto più bello e speciale del mondo. Risultato? Le incomprensioni aumentano.

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Pippo e Max
Pippo e Max in visita al Lester’s Possum Park

Storia del Grande Lancio (o di Bigfoot che balla Stayin’ Alive)

Ogni famiglia ha quella tradizione importantissima che viene tramandata di generazione in generazione. Può essere la ricetta speciale della parmigiana della zia, il segreto della nonna per cucire bene i bottoni, il modo in cui la mamma riesce a donare quell’incredibile profumo alle nostre magliette.
Per i pippidi quella tradizione è il Grande Lancio, una serie di movimenti adibiti al lancio della canna da pesca gelosamente tramandata da venti o ventuno generazioni pippesche. Vediamo il Grande Lancio illustrato nell’immagine qui sotto.

Il grande lancio
Ore dieci, ore due, un quarto alle tre, tour jeté, doppia piroetta, contropiroetta, pas de deux, figura della teiera, caricamento finale e via che vola!

Si sa, le tradizioni sono importanti, e soprattutto non falliscono mai. Con questa tecnica è addirittura possibile pescare Bigfoot (provare per credere). Il grande lancio è un concetto fondamentale del film In viaggio con Pippo: è quel tassello importante che permetterà di ricongiungere il passato con il presente, quel dettaglio che in realtà è molto più di un dettaglio.
Max al momento si rifiuta di apprendere una cosa così inutile, ai suoi occhi è solo un gesto patetico e imbarazzante. Ma vedremo che il grande lancio sarà rivalutato da Max e si rivelerà una chiave di svolta nella riconciliazione tra padre e figlio. Ma su questo torneremo più avanti.
Nel frattempo godetevi una bella immaginina di Bigfoot che danza sulle note di Stayin’ Alive (lo so che anche voi adorate questa scena).

Bigfoot ballerino
And we’re stayin’ alive, stayin’ alive Ah, ha, ha, ha, stayin’ alive, stayin’ alive Ah, ha, ha, ha, stayin’ alive

Quante zollette di zucchero ci vogliono per arrivare fino alla luna?

Abbiamo parlato dei ricordi e del fatto che essi sono belli proprio in quanto tali: sarà proprio il ricordo di una zuppa pronta ad accendere la flebile fiammella di una riconciliazione tra Pippo e Max. Avete capito bene: sto parlando della zuppa pronta ciao papà, una zuppa precotta formata da letterine di pastina.
Max da piccolino la mangiava, servendosi delle letterine per lasciare piccoli messaggi al suo papà, come “ciao pà” o “ti voglio bene”. Questa zuppa e quelle letterine disposte a formare un messaggio sono un po’ il simbolo del legame tra padre e figlio, legame che nonostante le incomprensioni resta saldo.
Lo sente Pippo e lo sente Max, che dedicherà nuovamente questo bellissimo gesto al suo papà.

Zuppa pronta ciao papà
Zuppa pronta ciao papà

Cambio di programma: vecchi percorsi e nuove prospettive

Ma la strada per la riconciliazione è ancora lunga. Il viaggio continua, con nuove prospettive e probabilmente nuove destinazioni. Sì, perché non dimentichiamo che Max ha mentito a Roxanne, dicendole che andrà a vedere il concerto di Powerline a Los Angeles e che le avrebbe mandato un saluto in diretta.
Allora Max decide di mentire a suo padre, di ignorare la sua volontà di intraprendere il percorso programmato. Basterà la mina di una matita per cambiare la rotta. Dove ci condurrà il nuovo percorso tracciato da Max? 

Destinazione Los Angeles
Destinazione: concerto di Powerline

Ma Pippo sente di potersi fidare di suo figlio, al punto da promuoverlo navigatore ufficiale e comandante di rotta, pronunciando le testuali parole “Ho in te la più completa fiducia, figliolo”. Iniziano momenti gioiosi tra spiagge assolate, montagne russe, gomme da cambiare, partite di baseball e meravigliose stanze di corallo con materassi ad acqua.
Ma tra un momento gioioso e l’altro Max inizia a sentire i sensi di colpa per aver tradito la completa fiducia che suo padre ha riposto in lui.
Ovviamente Pippo scopre la verità. Scopre la verità ma non vuole crederci. Fino a quando si arriva a un bivio, in cui il navigatore di bordo dovrà scegliere dove andare: destra o sinistra? Los Angeles o lago Destiny? Suo padre o Roxanne?

In viaggio con Pippo
Max deve scegliere dove andare, consapevole che sarà la sua decisione a determinare l’esito del viaggio

Ci sei soltanto tu

Alla fine Max sceglierà il concerto, sceglierà Powerline, sceglierà Roxanne. Qui siamo giunti al culmine delle incomprensioni: proprio mentre la macchina finisce in un torrente, Pippo e Max si urlano finalmente in faccia quello che sentono, la rabbia e l’odio che provano l’uno per l’altro, la delusione reciproca. 

In viaggio con Pippo
Nel momento di massima difficoltà i due riscoprono l’affetto reciproco

Ma oltre quelle parole piene di rabbia scopriranno di volersi ancora bene, di non poter fare a meno l’uno dell’altro. Pippo è solo un padre che vuole far parte della vita di suo figlio, senza sapere quale sia il modo giusto per entrarci.
Ci ha provato con i suoi mezzi, fallendo.
E allora cosa resta da fare?

“Io non sono più il tuo bambino, papà! Ho i miei interessi, la mia vita ora”

“Lo so questo, è solo che volevo farne parte anch’io. Tu sei mio figlio, Max. E per quanto tu possa crescere, rimarrai sempre mio figlio”

A volte basta essere sulla stessa lunghezza d’onda per superare le incomprensioni. Uno sguardo, una parola giusta, una sensazione condivisa, una lacrima trattenuta a stento.

Finalmente padre e figlio si riconciliano, aprono il loro cuore, (ri)scoprono la presenza dell’altro nei momenti difficili, e in una bellissima canzone canteranno questa presenza, canteranno il loro legame speciale. Mentre finiscono giù in un mulinello scopriranno che non gli importa di toccare il fondo, se a farlo saranno insieme.

“Se il destino vorrà trascinarci quaggiù
e se poi non vorrà riportarci più su
non mi importerà
se ci sei tu”

Pippo
Un papà genuinamente commosso dalla riconciliazione con il suo bambino

Powerline e il grande lancio: dove il passato incontra il presente

Il viaggio con Pippo si concluderà nel migliore dei modi: Max vedrà davvero il concerto di Powerline, realizzando il grande sogno della sua vita grazie a suo padre.
Immaginate che emozione: essere su quel palco con la rockstar più famosa del pianeta, in mondovisione e con la ragazza dei tuoi sogni che ti sta guardando in TV!

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Powerline
Powerline, la più grande rockstar del pianeta

Ma è davvero questa la felice conclusione a cui ho accennato? No, la felice conclusione è un’altra. Pippo e Max sono lì, stanno ballando sul palco con Powerline, ma in un modo del tutto speciale, rappresentativo del loro rapporto unico. Vi state chiedendo come? Mimando il Grande Lancio, ovviamente!

In viaggio con Pippo
“Vai papà, mima il Grande Lancio”

Ricordate il segretissimo lancio della canna da pesca tramandato da venti o ventuno generazioni di pippidi, quello che Max si rifiutava di imparare perché lo reputava inutile e stupido?
Beh, in questo momento speciale sarà proprio il Grande Lancio a permettere a Pippo e Max di ballare con le movenze della più grande rockstar del pianeta, rendendo possibile un vero e proprio incontro tra passato e presente, tra Powerline e il grande lancio, tra la nostalgia di un padre e i desideri di un figlio.
Probabilmente l’emozione più grande è la sintonia raggiunta tra Pippo e Max, un padre e un figlio finalmente felici e soprattutto insieme in un momento memorabile che ricorderanno per sempre. Non riesco a immaginare una conclusione migliore per questo viaggio.

E alla fine, l’amore 

Ma non dimentichiamoci di Roxanne, ragazza per cui Max ha una cotta.  Una volta rientrato in città, sotto saggio consiglio di papà Pippo, Max deciderà di raccontare la verità alla sua bella, dicendole chiaramente che la storia di Powerline e del concerto è stata una bugia abilmente architettata al solo scopo di piacerle. Una volta appresa questa verità, la risposta di Roxanne sconvolgerà Max: “Tu mi piacevi già, dalla prima volta in cui ti ho sentito ridere.

Max e Roxanne
Max e Roxanne di nuovo insieme

La risata di Max, quella risata così simile a quella di suo padre, è stato l’elemento che ha fatto innamorare Roxanne. Non il concerto di Powerline, non il gesto eclatante dell’ultimo giorno di scuola, niente di tutto questo. Solo una semplice risata, per giunta così simile a quella di Pippo.

Il viaggio è giunto al termine. Forse.

Ricordate come è cominciato In viaggio con Pippo? All’inizio il peggior incubo di Max era quello di risvegliarsi ed essere come suo padre.
Ma dopo questo percorso di maturazione, dopo le mille avventure vissute con Pippo, Max ha capito di non doversi vergognare di suo padre, di non dovergli mentire, di non doverlo escludere dalla propria vita.
Ha capito di poter essere se stesso senza vergognarsi.
E questa, forse, è la lezione più importante di tutte.

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Si sa, alcuni viaggi ci cambiano

Ma i viaggi più importanti non sono quelli fisici, bensì quelli spirituali. E il viaggio con Pippo è stato entrambe le cose: un viaggio attraverso il divertimento, un’avventura all’insegna dell’emozione e della riscoperta di valori importanti, un tuffo nelle cose belle e nelle cose brutte della vita.
Tra primi amori, gorgonzola spray, squallidi opossum, zuppe pronte, bigfoot danzerini, strambi modi di lanciare le canne da pesca, rockstar incredibili e concerti stratosferici, oggi vogliamo ricordare questo film e tutte le emozioni che ci ha suscitato quando eravamo bambini e che continua a suscitarci ancora oggi.
Perché siamo tutti un po’ Pippo e siamo tutti un po’ Max.
Perché un vero viaggio non finisce.
Perché noi, a distanza di tanti anni, siamo ancora in viaggio con Pippo!

Giulia Donatelli

Immagini © Disney

Guarda con noi alcuni video su In viaggio con Pippo

https://www.youtube.com/watch?v=cLHe9WOI9XQ

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